Banca di Teramo, utile record e 'toppa' da 4 mln alle sofferenze

TERAMO – L’assemblea dei soci della Banca di Teramo ha approvato questa mattina all’unanimità il bilancio 2014 dell’Istituto di credito che tra le particolarità segnala un utile netto di gestione di quasi 400mila euro (740 al lordo delle ritenute di legge), un dato che si attesta tra i più importanti dalla fondazione dell’Istituto a oggi. Ma l’aspetto più importante del conto consuntivo sociale, come evidenziato anche dalla relazione del presidente Cristiano Artoni ai circa 80 soci su oltre 4mila intervenuti nella sede di Sant’Atto, è quello della messa in sicurezza del patrimonio della banca, come da richiesta di Bankitalia a gennaio dello scorso anno. In una contabilità appesantita e rallentata dalla mole di crediti inesigibili, la governance della Banca di Teramo ha infatti deciso, a copertura di queste partite in sofferenza, l’accantonamento di un plafond di 4 milioni di euro, superiore di 1,5 alle richieste dell’organo di vigilanza in un piano di risanamento su base annuale. Il Cda ha anche portato all’approvazione dei soci la modifica al tetto degli affidamenti da assumere nei confronti dei soci, dei clienti e degli esponenti aziendali, riducendolo dagli originari 2,1 milioni e non oltre 1,4 milioni di euro. Tra gli altri numeri gli impieghi ammontano a 129 milioni di euro, il portafoglio titoli a 73 milioni, la raccolta da clientela si attesta a 158 milioni, quella indiretta a 9 milioni, mentre il patrimonio è di 14,7.